Tag Archives: gillet e ventura centrano?

Centocinque anni e sentirli. Auguri AS Bari.

15 Gen

Oggi, 15 gennaio 2013, la Bari compie 105 anni

A 105 anni è difficile farsi trovare in forma. E infatti, cara Bari, i tuoi acciacchi si vedono tutti. Di botte ne hai prese, e tante. Alcune te le sei cercate, altre non te le meritavi proprio, ma che ci vuoi fare, è la vita. Strano il destino. Questo tuo compleanno arriva due giorni dopo Ladri di calcio, il bel servizio di Presa Diretta. Una vergogna nazionale. Di cosa dobbiamo parlare? Ancora di calcio scommesse? Di Masiello? Di Marco Rossi? Vogliamo chiederci se Gillet e Ventura c’entrano davvero o sono semplicemente due tesserati che avevano capito che c’era un’aria strana e se ne sono lavati le mani? Sinceramente non mi interessa. Nessuno di loro veste più la maglia biancorossa e al loro posto ci sono dei ragazzi che si stanno dannando l’anima per raggiungere la salvezza in B. Una magra consolazione per chi si è abituato ad altri scenari. I tuoi 105 anni sono stati travagliati, con alti (pochi) e bassi (molti). Ti hanno definito la squadra ascensore e sono proprio i numeri a testimoniarlo. Nella classifica generale delle 60 squadre che hanno partecipato almeno una volta al campionato di serie A saresti la 18esima in classifica. Niente da tramandare ai posteri, ma nemmeno un risultato così scandaloso. In fondo ci siamo anche divertiti. Quella volta che Cassano mise a sedere Blanc e Panucci abbiamo pensato di aver raggiunto l’estasi. E spesso ci è capitato di pensare che la gloria era lì, a portata di mano. Un altro sforzo ed è fatta, e poi pluff. Un buco nell’acqua. L’esperienza ci ha trasmesso il vizio della rassegnazione. Poche tifoserie come la nostra possono contare su una dose così alta. Quando tutto va per il meglio il vero tifoso del Bari non riesce a godersi quella gioia perchè sa che, in fondo, si tratta solo di una gioia passeggera. E la squadra che ferma due volte Mourinho nell’anno del triplete e l’anno dopo inizia il campionato battendo la Juventus può sciogliersi come neve al sole e retrocedere nella più infame delle maniere. Rinunciando a lottare, alla dignità, vendendosi un derby. Ma lasciamo perdere queste storie. In fondo, cara Bari, non è solo un problema di ambizioni. Ci siamo divertiti anche in provincia, come mi racconta spesso il mio amico Leonardo Losito. Che ama ricordare la partite più assurde, tipo quella contro l’Alcamo (che presto vi racconterò). E io porto ancora dentro i sessantamila spettatori di Bari – Castel di Sangro, e quella rimonta eccezionale fino al pareggio di Foggia. Ti vedo un po’ stanca, cara AS Bari, ferita. Stufa di giocare in uno stadio vuoto, con delle crepe che puntualmente emergono quando le cose vanno male. Eppure ti ricordi quanto era bello quando cantavamo tutti assieme Bari grande amore prima della partita contro l’Empoli. Mica è passata un vita, ma siamo di nuovo qui a perdere generazioni di tifosi che andranno a giocare per strada con la maglia di una squadra del nord. L’amore è un’altra cosa, ma va alimentato. E qui non si vedono, al sabato pomeriggio, ragazzi con le sciarpe al collo in giro per i bar. Bambini con la maglia dei loro idoli, cagnolini vestiti a festa. Quella festa che ci faceva andare le braciole e le zeppole di traverso perchè se arrivavi tardi non trovavi parcheggio. E si giocava con l’Ancona, il Messina, il Cosenza, mica sempre contro il Milan. Tutto sommato non si vedono neanche tanti idoli. Mica chiediamo tanto, noi tifosi. Solo giocatori attaccati alla maglia, come Martino Borghese, che è appena stato ceduto. Di giocatori così ci innamoriamo e se hanno anche talento, come Protti, Maiellaro, Joao Paulo, Franco Mancini, li portiamo nel cuore per sempre. Ora io non so cosa augurarti per questo compleanno. Non ce l’ho particolarmente con chi ti gestisce da un terzo della tua esistenza. Con Vincenzo Matarrese, in 36 anni, sono arrivate anche tante soddisfazioni, ed è giusto sottolinearlo. Io l’ho definita una dittatura illuminata la sua. Ma pur sempre una dittatura. Avrei potuto dire egemonia, ma 36 anni sono troppi, anche per il più democratico dei governi. Non so se c’è qualcuno disposto a investire su un’azienda in perdita, ne sono io la persona adatta a fare appelli di questo tipo. Ciò che è certo è che un compleanno, anche a 105 anni, deve essere l’occasione per guardare avanti, non sempre per guardare indietro. Che per quello basta e avanza U Bar iè fort. Forza Bari. (Sempre).

Se preferisci il podcast puoi ascoltare la puntata di oggi di Forse non tutti sanno che su Controradio! Potrai sentire i miei auguri radiofonici al Bari.

Balliamoci su, è meglio.

I giocatori del Bari 2012/13 ballano il pezzo del momento.

I giocatori del Bari 2012/13 ballano il pezzo del momento.