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Domani No HubBari, martedì 25 giugno

20 Giu

Anche se non tutti lo sanno, questa storia comincia con un blog. Il mio. I primi capitoli di “Domani No sono stati pubblicati qui, per vedere l’effetto che faceva. Se la storia poteva piacere, come doveva svilupparsi e andare avanti. Mentre io scrivevo (e mentre Gelsorosso approvava e correggeva) Francesco Antonacci e Monica Del Vecchio, assieme a Giusy Ottonelli e Diego Antonacci, davano vita ad un grande progetto. Uno spazio che avrebbe cambiato il modo di lavorare e di intraprendere (termine che prediligo rispetto ad imprendere), a Bari. Nella mia città.

Hub Bari, un innovativo spazio di coworking per innovatori sociali. Un luogo dove trovare ispirazione ed entrare in contatto con altri imprenditori, liberi professionisti, creativi, esperti d’informatica, persone unite dal desiderio di avere un impatto positivo sulla città e sul mondo. Parte di una rete internazionale di bellissimi spazi fisici dove imprenditori, creativi e professionisti possono accedere a risorse, lasciarsi ispirare dal lavoro di altri, avere idee innovative, sviluppare relazioni utili e individuare opportunità di mercato. Vi invito caldamente a visitare il loro sito. 

Martedì 25 giugno, io e Francesco, grazie alla preziosissima collaborazione di Carla Palone e di Gelsorosso, realizzeremo un grande obiettivo. Portare un romanzo, il mio, dentro il The Hub. In un ambiente molto diverso da quello delle librerie ma non per questo meno stimolante. Anzi. Domani No troverà la sua collocazione ideale grazie ad una storia che nasce sul web e dal web prende vita grazie a contaminazioni con il mondo della musica, dei videomaker e dei blogger.

La presentazione, che si svolgerà dalle 18.30 in poi, sarà moderata da Marianna Colasanto di Radioluogocomune (sarò anche loro ospite in radio lunedì pomeriggio dalle 16 alle 17, nel programma Play with us) e sarà un pretesto anche per parlare di Personal Branding, blog e storytelling, l’evoluzione della specie. Come trasformare una passione in un lavoro, o in qualcosa che gli somiglia molto.

Su questo tema si dibatterà anche con:

Fabio Fanelli, Account e copywriter, speaker radiofonico, freddurista e simpsonologo convinto, nonché membro del gruppo Basette Goal.

Danilo Dell’Olio, autore e protagonista di “Non Cresce l’erba“, serie web prodotta da Dinamo Film e poi sbarcata su MTV.

Se volete sapere cosa ci accomuna non vi resta che partecipare alla presentazione di Domani No e scoprire la bellezza e le prospettive del The Hub! E per chi si fermerà dopo la presentazione la possibilità di partecipare al gioco Domani No in Tabula, ovviamente con i protagonisti del romanzo. Almeno ci proviamo.

Vi aspetto.

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La verità, vi prego, sul pallone #18

21 Gen

La crisi aguzza l’ingegno. E se permettete aiuta i talenti. In passato succedeva negli altri campionati d’Europa, Inghilterra e Germania in primis. In Italia no. Perchè qui i giocatori dovevano essere pronti, maturi e arrivati. E i giovani erano costretti ad aspettare il loro momento in panchina o andare in prestito in provincia. La morale è che la fuga dei campioni ha permesso di scoprire nuove preziose risorse. Non tutto il male viene per nuocere. Basta rendersi conto della nuova dimensione. Quello italiano è un campionato come tanti. Non fa più notizia che un irascibile genio svedese vada a giocare in Francia o che un talentuoso quanto capriccioso olandese trovi il suo nuovo Eden in Turchia, a Istanbul. Ci tornerò.

Quello che è certo è che giocatori come Pogba, Nyang, lo stesso Benassi e Livaja, hanno una grandissima possibilità di mettersi in luce. Il potente centrocampista della Juventus ha già incantato tutti. I suoi due gol (incredibile il primo) spaccano la partita contro l’Udinese e forse il campionato. Nell’eterno inseguimento tra anti-juve che ci guadagna, a domeniche alterne, è sempre la Juve. Certo nessuno si aspettava questo impatto sul campionato da parte di cresta gialla Pogba, un giocatore abilmente strappato dalle grinfie del Manchester United e che adesso può davvero rapprensentare il futuro della Juventus. Di certo, il futuro, lo rappresenta Nyang per il Milan. Il ragazzo ha stoffa, numeri e personalità. Al netto dell’incredibilie episiodio della guida senza patente con relativa bugia alla pattuglia sulla sua identità (disse di essere Traorè), giova ricordare che l’attaccante senegalese ha solo 18 anni. Una cosa è certa: oggi quel poliziotto lo riconoscerebbe subito. Poco non è.

Si è parlato di lui, si è parlato di El Sharaawi eppure al Milan si continua a vociferare di un possibile arrivo di Kakà e Balotelli. Considerato che non potrebbero neanche giocare in Champions, il mio parere, romanticismi e dispettisimi a parte, è un secco no. Tanto vale puntare sui due neomaggiorenni e su Pazzini che, comunque, i suoi gol li fa sempre. Sono già 10, zitto zitto. Sommati ai 14 del piccolo faraone, siamo a 24. Sicuri che i rinforzi del Milan vadano ricercati in attacco?

A Roma va in scena una bella partita, soprattutto nel primo tempo. Tra due squadre che difficilmente potranno dire la loro per la corsa scudetto. Peccato. La Roma ha fatto un punto nelle ultime tre partite. Io credo chei giallorossi siano migliori della loro classifica, ma tant’è. L’Inter di stasera non aveva molto da dire. Priva di mezza squadra, ha fatto quasi tenerezza la grinta con la quale Guarin, in pieno stile Fuga per la Vittoria, ha provato a giocare da solo. Lasciatemi spendere una parola per Livaja, altro giovane interessantissimo. La naturalezza con la quale mette il pallone a terra è pari alla sua confidenza con i pali della porta. Il tempo di aggiustare la mira e avremo un bell’attaccante. Pochino, per l’Inter. Vedendo la partita pensavo che solo tre anni fa questa squadra vinceva tutto, e faceva tremare il mondo. Sono passate 2 stagioni e mezzo, 5 allenatori e troppi calciatori, per completare quello che, a memoria, mi pare uno dei più grandi ridimensionamenti della storia recente del calcio. E questo la dice lunga sulla gestione che ha portato a quei successi. Debiti, plusvalenze, ricapitalizzazioni. Forse ne valeva la pena, ma questo è il prezzo da pagare. E sarà un mutuo piuttosto lungo.

Si chiude la vicenda Snajider con reciproca soddisfazione. L’olandese parla già come se avesse coronato il sogno della sua vita (in fondo ci ha messo solo 20 giorni a decidere) e l’Inter si è tolta un peso, soprattutto dal libro paga. Sette milioni e mezzo non sono tantissimi, anzi. Sono la cifra che chiede l’Atalanta per Schelotto. A voi le considerazioni, ed evito battute sui 33 milioni spesi un tempo per Quaresma. La geografia del calcio è cambiata, si diceva. Il Galatasaray rappresenta un economia in crescita (la Turchia), una città di 20.000 abitanti e una squadra che giocherà gli ottavi di Champions. Non esattamente gli ultimi arrivati. Ci andrei piano con le ironie. Una la faccio io: più che l’olandese ci mancheranno la moglie Yolanthe e i suoi tweet. In settimana Guardiola, l’allenatore più corteggiato del mondo, ha firmato con il Bayern Monaco. Anche qui conta un dato: i bavaresi sono un azienda in attivo. Non ho detto con i bilanci a posto, ho detto in attivo. E se loro parlano di progetto, lo fanno a ragion veduta. Tornando in Italia, da segnalare un nuovo esonero. Era nell’aria quello di Del Neri. Fatto sta che Preziosi raggiunge quota 3 allenatori seguito da Zamaparini e Cellino a 2. Nulla di nuovo sotto il sole e non mi sorprenderei di dover aggiornare la classifica a breve. Più che giochi Preziosi, giochi masochisti.

Ho già detto del Parma, non ho detto di quanto è forte Belfodil. Avrò tempo e modo in futuro, non ne ho dubbi. Una menzione per il Torino, che vince a Pescara con una squadra che ricalca per 6 undicesimi (7 con l’allenatore) quella del Bari di 2 anni fa. Anche qui sembra passato un secolo, invece sono proprio loro, Barreto, Meggiorini, Glik, Gillet e compagnia bella che in serie A ci stanno benissimo. Magari con un Almiron e un Donati in più. Qualcuno, un giorno, dovrà dirci davvero chi ha rotto quel giocattolo e perchè. E come dicono i ragazzi di Non Cresce l’Erba, ce lo dovranno dire in faccia. Vero Danilo?

L'olandese è già arrivato nella sede del club Turco (foto ufficiale Galatasaray FC)

L’olandese è già arrivato nella sede del club Turco (foto ufficiale Galatasaray FC)